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Carnevale: curiosità e tradizione di questa festa

Carnevale: curiosità e tradizione di questa festa

Carnevale curiosita e tradizione
  • Chiara Carnevale
  • 20 Marzo 2022
  • Guide
  • 6 minuti
  • 26 Febbraio 2025

Curiosità e tradizione del Carnevale:

Quando si pensa al Carnevale è inevitabile fare riferimento alle feste in maschera e ai famosissimi carri allegorici che sfilano per le vie delle città in un’atmosfera allegra e scherzosa. Questa festa ha origini molto antiche e viene celebrata nei paesi di tradizione cristiana da grandi e piccini.

Se vuoi scoprire di più sul Carnevale e dare una risposta a domande del tipo:

  • quando è nato Carnevale?
  • quanto tempo dura?
  • cosa si festeggia durante il Carnevale?

Non ti resta che continuare a leggere questo articolo, che ti spiegherà tutto ciò che c’è da sapere su questa antichissima festa variopinta!

Indice
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Carnevale: significato del nome

Secondo Treccani, il termine “Carnevale” ha origine dalla locuzione “carne-levare”, ovvero togliere la carne, che sta ad indicare il banchetto che si teneva durante il Martedì Grasso e che precedeva il periodo di astinenza della Quaresima in cui a nessuno era concesso mangiare carne.

Storia e origine del Carnevale

Come mai si celebra il Carnevale?
La nascita di questa festa ha origini antichissime. Si narra infatti che prima dell’avvento del Cristianesimo era tradizione preparare grandi banchetti e capovolgere tutte le gerarchie sociali consentendo uno scambio di ruoli tra plebei e nobili tramite l’uso di maschere.

Nel Medioevo era tradizione creare un fantoccio con rami e paglia dandogli fuoco per scacciare la cattiva stagione e invocare l’arrivo della primavera. Un altro aspetto poco noto è che, sempre nel Medioevo, il Carnevale divenne una valvola di sfogo per le tensioni sociali: il popolo poteva prendersi gioco dell’autorità, ridicolizzando re e nobili attraverso maschere e scenette satiriche.
Nel Paleolitico e nel Neolitico bruciare il fantoccio rappresentava un rito di fertilità e fecondità, mentre per i Romani un rito propiziatorio per iniziare bene il nuovo anno.

Nel periodo romano, con l’imperatore Costantino e il Cristianesimo come religione ufficiale, il Carnevale fu bandito come festività essendo considerata di natura pagana.
Nel corso degli anni, però, la Chiesa Cattolica fece un patto in cui
dichiarava che potevano partecipare al Carnevale solo coloro che avrebbero digiunato nei quaranta giorni antecedenti alla Pasqua. 

Con il passare degli anni questa ricorrenza iniziò a perdere ogni legame con la religiosità, diventando a tutti gli effetti una festa popolare in cui si poteva essere per una sola settimana ciò che più si desiderava.

Ai giorni nostri questa tradizione rappresenta quel periodo che precede la Quaresima ed è celebrato con feste, sfilate in maschera, danze, scherzi, spettacoli teatrali e ricette tipiche. 

Quando si entra nel periodo di Carnevale? E quando finisce?
È noto a tutti che questa ricorrenza non abbia una data fissa, proprio perché collegata alle festività pasquali. La data di inizio del Carnevale può essere compresa tra il 10 gennaio e il 14 febbraio, mentre la fine tra il 9 febbraio e il 16 marzo. 

Quindi, i giorni della settimana da ricordare riguardanti questa ricorrenza sono:

  • Giovedì Grasso che corrisponde all’ultimo giovedì prima dell’inizio Quaresima;
  • Martedì Grasso che riguarda l’ultimo martedì prima che cominci Quaresima;
  • Mercoledì delle Ceneri, ovvero l’ultimo mercoledì prima che inizi la Quaresima.

Carnevale in Italia e nel mondo

L’appuntamento con il Carnevale è immancabile in varie parti d’Italia e del mondo. Tra i più belli e famosi Carnevali della penisola rientra senza dubbio il Carnevale di Venezia, con i suoi prestigiosi costumi e la tradizionale apertura con il volo dell’angelo a Piazza San Marco.

Da non dimenticare il Carnevale di Viareggio, con i suoi famosissimi carri allegorici: delle vere e proprie opere d’arte realizzate in carta pesta che rappresentano celebrità, politici, personaggi dei cartoni animati e molto altro ancora. 

Nello storico Carnevale di Ivrea, invece, i carri sfilano affiancati da gruppi folcloristici e bande musicali.

Senza ombra di dubbio, tra i Carnevali più famosi al mondo rientra il Carnevale di Rio de Janeiro che per i brasiliani si trasforma in un’occasione per dare spazio ad una grande festa con balli e giochi. Durante le giornate del Carnevale brasiliano ogni attività lavorativa viene sospesa per dare spazio al divertimento e alla musica fino a tarda notte.

Il cuore pulsante di questi spettacoli è il sambodromo e la regina indiscussa rimane, ancora oggi, la salsa!

I Carnevali più strani del mondo

Se pensi che il Carnevale sia solo sfilate in maschera e coriandoli, preparati a scoprire alcune delle tradizioni più bizzarre:

  • Carnevale di Ivrea (Italia): famoso per la Battaglia delle Arance, una vera e propria guerra a colpi di agrumi che rappresenta la ribellione contro un tiranno medievale.
  • Carnevale di Binche (Belgio): i protagonisti sono i Gilles, personaggi mascherati che indossano costumi con campanelli e gettano arance alla folla per augurare fortuna.
  • Carnevale di Oruro (Bolivia): include danze tradizionali e riti che mescolano cristianesimo e mitologia indigena, con spettacolari costumi diabolici.
  • Carnevale di Goa (India): risalente all’epoca coloniale portoghese, combina sfilate in maschera e feste sulla spiaggia.

Maschere regionali italiane

Nella nostra penisola le maschere di Carnevale hanno alle spalle una lunga tradizione. Esse sono state rese celebri grazie alla commedia dell’arte, ed ogni regione ha la propria maschera di appartenenza. Scopriamo insieme le più celebri!
 
Arlecchino: questa famosa maschera di Bergamo tratta la storia di un bambino povero che viveva con la mamma in una piccola casetta. In occasione del Carnevale, la scuola organizzò una festa in maschera e la madre del bambino non avendo soldi per comprare la stoffa non poté cucire l’abito. Così, le mamme degli altri scolari decisero di regalare un pezzetto di stoffa dei loro vestiti al bambino. Fu così che l’abito di Arlecchino divenne il più colorato e originale di tutti.
Nella Commedia dell’Arte, Arlecchino è un servo pigro, ma allo stesso tempo agile e scattante e dalla battuta sempre pronta. 
 
Colombina: è una maschera veneziana, e nella tradizione rappresenta la moglie di Arlecchino. Colombina è una serva scaltra, molto bella e protagonista di tanti intrighi amorosi che coinvolgono anche la sua padroncina Rosaura. È molto corteggiata, in particolare da Pantalone, un’altra maschera di Venezia che impersona un ricco mercante. 
 
Pulcinella: è una maschera di Carnevale napoletana, sicuramente tra le più antiche e famose. Esso rappresenta un servo svogliato che si adatta a fare qualsiasi lavoro, persino il truffatore, pur di guadagnare qualche soldo.
 
Balanzone: maschera originaria di Bologna che incarna perfettamente la superbia. A seconda delle occasioni rappresenta un medico o un giurista in grado di poter elargire consigli in lingua latina spesso, però, in maniera scorretta. Offre insegnamenti senza alcun nesso logico e quasi sempre fuori da ogni contesto.
 
Tra le altre maschere ricordiamo: Gianduia, maschera torinese; Rugantino, la più celebre maschera romana; Stenterello, la maschera di Firenze. 
 

Dolci Carnevaleschi

 Il Carnevale è anche molto noto per tutte le leccornie che vengono preparate in questi giorni di festa. In Italia, i dolci tradizionali del periodo carnevalesco sono moltissimi e super buoni. Scopriamo insieme quelli più amati dai bambini e non solo!
 
Chiacchiere di Carnevale: spesso vengono chiamate anche bugie, frappe o cenci, tutto dipende dalla zona di provenienza, ma quello che è certo è che questo è il dolce per eccellenza della tradizione carnevalesca italiana. Si tratta di un impasto a base di farina, uova, burro, zucchero e liquore che verrà poi fritto e cosparso di zucchero a velo o cioccolato, una vera prelibatezza. 
 
Castagnole: queste frittelle di impasto dolce sono molto diffuse soprattutto nella zona del Centro Italia. Si tratta di un soffice impasto che una volta preparato dovrà essere fritto e poi cosparso di zucchero a velo. Con questo dolcetto di Carnevale, farete sicuramente un figurone con grandi e piccini. 
 
Ravioli dolci di Carnevale: anche questi sono dolcetti rigorosamente fritti da poter farcire con crema, ricotta, confettura, Nutella o quello che più si preferisce. L’impasto è molto semplice da realizzare, per questo ragione, visto che il Carnevale è alle porte, conviene reperire la ricetta!
 

Conclusioni

Siamo arrivati alla fine di questo articolo. Speriamo di averti dato una panoramica completa su quello che è il Carnevale e su tutte le tradizioni storiche e culinarie del nostro nel paese. Alla prossima!
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Chiara Carnevale
Il digital marketing è la mia grande passione e le mie principali aree di interesse sono la SEO e i social media. Cerco di mantenermi sempre aggiornata stando al passo con i tempi e mi piace leggere libri di crescita personale.
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