Progress Test di Medicina: bufera quesito sull’omosessualità

Progress Test di Medicina: bufera quesito sull’omosessualità

Progress Test di Medicina
 

Indignazione per il quesito somministrato nel Progress Test di Medicina a oltre 33mila studenti.

Il quesito incriminato, inserito nella sezione del Progress Test di Medicina in cui si parla di “diagnosi, genetica, malattie e comportamenti da tenere dinnanzi a certe malattie.

Il Ministro Fedeli si è espresso sul tema definendolo “di una gravità inaudita che sia stata inserita una simile domanda”. Ma vediamo insieme il quesito: “Quali delle seguenti percentuali rappresenta la migliore stima del verificarsi dell’omosessualità nell’uomo?”

Progress Test di Medicina – la parola al Ministro


“È francamente incredibile e a dir poco inaccettabile che l’omosessualità sia stata inserita nella categoria delle malattie. Mi auguro che la Conferenza dei corsi di laurea in medicina provveda ad eliminare dall’elenco delle domande del Progress test quel vergognoso quesito, che le risposte ad esso date non siano tenute in considerazione ai fini della valutazione del progresso nell’apprendimento di studentesse e studenti, e che il responsabile di quanto accaduto sia adeguatamente sanzionato”.

Progress Test di Medicina – di cosa si tratta?


Il Progress Test di Medicina viene organizzato dalla Conferenza dei Presidenti dei Collegi didattici dei Corsi di Laurea di Medicina e Chirurgia delle università italiane, pertanto non ne è responsabile il Miur. La prova è stata introdotta negli atenei italiani nel 2008 con l’obiettivo di monitorare, grazie a domande a risposta aperta,  i livelli di acquisizione delle competenze effettivamente e progressivamente raggiunte da studentesse e studenti nel corso degli anni dell’iter universitario.

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