Tecniche di memoria: le migliori per imparare le lingue
Le ricerche e la tecnologia moderna offrono a chi vuole studiare una lingua diverse tecniche di memoria efficaci. Esistono sia dei suggerimenti pratici da mettere in atto sia delle tecniche vere e proprie utili alla memorizzazione.
Cerchiamo di capire insieme come rendere più efficiente l’apprendimento del durante lo studio di una lingua straniera.
Tecniche di memoria: strategie basiche
- focalizzarsi su alcuni argomenti specifici: concentrarsi sulle parole utili per ogni settore ad esempio (lavorativo, casalingo, divertimento, hobbie e così via;
- leggere ed ascoltare: cercare materiale relazionato con argomenti e settori scelti. E quindi ad esempio libri riviste, canali YouTube, serie tv, film e profili Instagram sui temi d’interesse. Esistono dei profili Instagram che propongono delle lezioni rapide quotidiane tramite un post;
- annotare le parole su un’agenda: segnare le parole che si desidera memorizzare e poi ripeterle nel tempo è un buon metodo;
- creare frasi con le nuove parole imparate: potrebbero tornare utili durante una conversazione vera e propria;
- giocare con le parole: e quindi analizzarle e smembrale, cercando di pensare a possibili collegamenti per ricordarle più facilmente. Le associazioni sono personali e si può dare libero sfogo alla fantasia. Ricorda inoltre che esistono due tipi di memoria, uditiva e visiva. Utilizza quella più adatta a te
- memorizzare poco ma frequentemente: non imparare troppe parole in una sola giornata ma meno in maniera frequente;
- essere curiosi: la curiosità aiuta davvero molto. Ad esempio passeggiare, pensare a come dire una parola che si nota sul tragitto, e cercarla. È un ottimo metodo per estendere il vocabolario di tutti i giorni.
Tecniche di memoria gioco ed intrattenimento
- rafforzamento positivo della conoscenza degli studenti;
- mantenimento di un alto interesse;
- favoreggiamento della comprensione delle strutture linguistiche tramite azioni ripetitive;
- aumento, tramite esperienze divertenti, di dopamina, endorfina ed ossigeno.
- libri: di imparare una lingua sotto forma di storia. Questo fattore permette di legare più semplicemente le parole al loro significato. I libri per bambini sono particolarmente adatti ai principianti, in quanto contengono parole semplici,
- film: adeguati per gli studenti di livello avanzato che vogliono ricordare più cose. Si possono inoltre aggiungere i sottotitoli per ascoltare meglio le parti più complicate.
L’ utilità dell’apprendimento sociale
Recarsi un luogo dove imparare la lingua madre è un metodo molto efficace che da l’opportunità di immergersi in una lingua. L’utilità del metodo è prettamente collegata al senso di urgenza dovuto al bisogno di comunicare con le persone attorno.
Inoltre è stato dimostrato che è più semplice imparare una lingua quando ci si trova nel suo contesto naturale. In più, interagire con i madrelingua permette di apprendere:
- parlato comune, ovvero lo slang;
- inflessioni ed accenti specifici;
- sfumature di significato.
Anche l’apprendimento tramite lo scambio con altri studenti stranieri è un’esperienza efficace per tutte le parti coinvolte. Insegnandosi a vicenda una lingua, gli studenti devono saper effettuare spiegazioni facilmente comprensibili. Ad oggi esistono molte soluzioni di tandem linguistico, sia live sia tramite app. L’apprendimento sociale può intimidire, ma la vulnerabilità può aiutare a renderlo un’esperienza ricca e memorabile anche a livello umano.
Ad ogni modo, anche se ci sono molti metodi comprovati, è sempre il singolo a dover decidere.
Perché imparare lingue straniere per qualcuno è più complicato?
Un gruppo di ricercatori della McGill University e del Montréal Neurological Institute ha cercato di capire perché imparare le lingue è un processo complicato, soprattutto per alcuni soggetti. I risultati sono consultabili sul Journal of Neuroscience.
La risposta sembra risiedere nel cervello. Il linguaggio è infatti egolato da una regione del cervello detta area di Broca. Qui avviene la traduzione dei pensieri nella lingua parlata. Quando si impara una lingua, la mente diviene maggiormente flessibile ed aumentano le connessioni cerebrali.
Gli studiosi hanno analizzato, tramite risonanza magnetica funzionale, alcuni madrelingua inglese intenti a studiare francese. Scopo primario: valutare le abilità linguistiche prima e dopo il corso e l’attivazione cerebrale in fase di riposo.
Si è osservato che i partecipanti che avevano imparato più facilmente il nuovo linguaggio, avevano:
- connessioni cerebrali tra due zone del cervello. Nello specifico l’insula anteriore sinistra/opercolo frontale e una zona della circonvoluzione temporale superiore sinistra;
- maggiore connettività fra una regione del lobo temporale e un’altra zona della circonvoluzione temporale superiore sinistra.
Secondo i ricercatori quindi imparare le lingue implica in parte una predisposizione innata, in base a come comunicano alcune zone del cervello. Alcune persone hanno un’organizzazione cerebrale che permette loro di imparare una seconda lingua con più facilità. La predisposizione del cervello non è però l’unico fattore, dal momento che il nostro cervello è molto plastico. La conformazione delle connessioni cerebrali può infatti variare ed è qui che entrano in gioco le tecniche di memoria per aiutare la memorizzazione.